La prima famiglia di compressori che qui descriviamo è quella dei compressori volumetrici. Come si può intuire, la loro denominazione deriva dalla meccanica di funzionamento, infatti, questo tipo di compressori agiscono sulle dimensioni (volume) del corpo e, quindi, sulla sua volumetria.
I compressori volumetrici sono in grado di comprimere il fluido, che solitamente è di tipo gassoso (aria o gas), indipendentemente dalle condizioni di aspirazione e di mandata. Per meglio spiegare, possiamo dire che, in questo tipo di compressori, la portata e la velocità di rotazione sono direttamente proporzionali; il rapporto di compressione, invece, è indipendente dalla velocità di rotazione.

Il tipo di compressore volumetrico di origine più vecchia, ed ancora oggi molto diffuso, è il compressore alternativo dove il fluido (sempre aria o gas) viene aspirata in un cilindro e successivamente compressa da un pistone, come uno stantuffo. L'aria compressa viene quindi incamerata in un serbatoio pronta per essere utilizzata. Sempre tra i compressori alternativi figurano anche i compressori ad anello liquido che, al posto delle pale, hanno appunto un anello di liquido incomprimibile che permette la tenuta del gas.
Questo secondo tipo di compressori garantiscono una maggiore resa volumetrica, ma, per contro, hanno un minor risparmio di energia rispetto ai modelli a pale. Altra tipologia sono i compressori 'a lobi' che attuano la compressione per mezzo di due rotori con due lobi ciascuno, che ruotano parallelamente. Noti anche come 'soffianti' questo tipo di compressori consentono un rapporto 2:1 e sono, solitamente, più robusti e resistenti in quanto non hanno parti che sfregano tra di loro con il conseguente rischio di corrosione.
Possiamo trovare vari esempi di questi compressori in quasi tutti i modelli di motori a benzina o negli evaporatori in cui comprimono il vapore stesso.
Ultimo tipo di compressore è quello 'a vite', la cui meccanica è molto più semplice rispetto a quella dei compressori alternativi e presentano anche un rendimento più elevato. La macchina, in questo caso, dotata di due viti di diametro differente che si muovono di moto continuo, è soggetta a meno sollecitazioni ed il rapporto di compressione è solitamente molto elevato (da 3:1 a 4:1); ciò permette anche una largo utilizzo di questi macchinari a più stadi.